Le case antisismiche: i requisiti, i materiali e le normative

In Italia, la normativa più recente che definisce i requisiti di una casa antisismica (nuova o pre-esistente) è quella che fa riferimento al Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2008 – NTC08.

Secondo questo decreto, le case antisismiche sono tali se rispettano tre caratteristiche principali: 

  1. devono essere in grado di resistere a terremoti di oltre 7 punti di magnitudo
  2. devono essere in grado di resistere a scosse in successione (sciame sismico)
  3. devono durare e mantenere i requisiti antisismici nel tempo.
    In caso di danni, inoltre, devono poter essereriparate in breve tempo. 

Primo accorgimento è quello di comprendere bene la natura geologica del territorio su cui la costruzione verrà realizzata. Da questa base si parte con una progettazione ad hoc, che prevede una serie di azioni e di principi imprescindibili:

  • adozione di nuclei di irrigidimento: si intendono setti, vani ascensore o scale, che hanno lo scopo di assorbire le azioni orizzontali provocate dal sisma, reggendo grazie al rigido collegamento alla struttura.
  • criterio della gerarchia delle resistenze: l’intera struttura va ideata in modo che le cerniere plastiche si formino nelle travi prima che nei pilastri. Adottare questo criterio comporta il rallentamento del meccanismo di collasso, che si verifica solo dopo la rottura di moltissime cerniere plastiche.
  • attenta progettazione dei nodi strutturali: le unioni tra travi e pilastri devono essere progettate con cura e devono prevedere l’inserimento di adeguate staffature.
  • adozione di dissipatori: composti appositamente da vari materiali di sacrificio, il loro scopo è proprio quello di rompersi, in caso di sisma, al fine di dissiparne e contrastarne l’energia, preservando però l’integrità strutturale della costruzione. I dissipatori sono disposti nelle posizioni più soggette a forti deformazioni (come ad esempio nei giunti strutturali) in modo da attenuare i movimenti deformanti. 

Importantissimi per scongiurare gli effetti di un sisma sono i materiali utilizzati per la costruzione dell’edificio. In Italia, tra i materiali più usati per le fondamenta, spicca l’acciaio; il cemento armato si usa invece per la struttura portante. Per solai e muri viene utilizzato anche l’EPS (polistirene espanso sintetizzato) che è molto leggero e consente di assorbire le sollecitazioni provocate da un terremoto. Col tempo si sta facendo strada l’acciaio zincato, che è economico e ha buone prestazioni, in particolare viene usato nella prevenzione del collasso.

Domus Officina e prevenzione sismica: i provvedimenti adottati

Gli immobili Domus Officina sono realizzati secondo le più severe norme antisismiche e di prevenzione del rischio, non solo per quanto riguarda gli elementi strutturali ma anche per quanto riguarda gli elementi accessori e decorativi.

Una caratteristica estetica particolare delle residenze Domus Passetto e Domus Europa, per esempio, è costituita dalla presenza di una facciata ventilata come rivestimento dell’involucro. 

Secondo le già citate Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (paragrafo §7.2.3 [1]) è obbligatorio verificare che la capacità delle facciate ventilate sia maggiore della domanda sismica. Tale verifica, per gli immobili Domus Officina, oltre che dal progettista strutturale è stata eseguita anche dal fornitore della facciata ventilata, in particolare della sottostruttura (Hilti). 

Scopri tutti gli interventi Domus Officina alla pagina dedicata >